lunedì 26 ottobre 2009

Sostegno in crescita alla Gaza Freedom March di fine anno

Sostegno in crescita alla Gaza Freedom March di fine anno
(26 ottobre 2009; http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o16098:f0)

Sta assumendo dimensioni imponenti il sostegno alla Gaza Freedom March di fine anno, promossa dall’associazione statunitense Code Pink ed alla quale aumentano di giorno in giorno le adesioni di singole personalità e di realtà associative. In un momento in cui il popolo palestinese vive una situazione drammatica, privo di una direzione politica adeguata e ostaggio di interessi e speculazioni di ogni genere, il sostegno della società civile internazionale e dei politici e degli intellettuali più sensibili è di importanza fondamentale. Fra le organizzazioni che sostengono la Gaza freedom March, vogliamo segnalare l’Associazione Americana dei Giuristi, gli Ebrei Americani per una Pace Giusta, gli Australiani per la Palestina, la Federazione Autonoma dei Lavoratori di Haiti, l’Alleanza canadese per la Pace, il Movimento Gaza Libera di Cipro, l’International Solidarity Movement, il Comitato Israeliano contro la Demolizione delle Case di Israele, Gran Bretagna e Stati Uniti, gli Ebrei contro l’Occupazione di Sydney (Australia), la Voce Ebraica per una Pace Giusta (Austria), la Fondazione Rachel Corrie, l’associazione statunitense dei Veterani per la Pace, l’organizzazione israeliana Yesh G’vul, l’associazione francese Europalestine.
Si tratta di un elenco assolutamente parziale, come parziale è l’elenco delle personalità che sostengono la Gaza Freedom March, che qui riportiamo: Ali Abunimah, scrittore e cofondatore di Electronic Intifada; il Dr. Patch Adams (a cui è ispirato il celebre film interpretato da Robin Williams); il poeta siriano Adonis; lo scrittore inglese Tariq Ali; Mustafa Barghouti, deputato del Consiglio Legislativo Palestinese; Omar Barghouti, fondatore della Campagna Palestinese per il Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS); Tony Benn, ex parlamentare inglese e presidente della UK Stop the War Coalition; Medea Benjamin, cofondatrice di Global Exchange e di CODEPINK; Sergio Cararo, giornalista italiano e cofondatore del Forum Palestina; Noam Chomsky, linguista e scrittore; Ramsey Clark, ex Ministro della Giustizaia U.S.A.; Jonathan Cook, giornalista (Gran Bretagna); Cindy e Craig Corrie, genitori di Rachel Corrie e fondatori dell’omonima Fondazione; Luigi De Magistris, Deputato Europeo; John Dugard, professore di diritto Internazionale ed ex giudice della Corte Internazionale di Giustiza, relatore speciale per la Commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite; George Galloway, deputato del parlamento britannico; Arun Gandhi, fondatore del Gandhi Institute for Nonviolence; Jeff Halper, fondatore del Comitato Israeliano Contro la demolizione delle Case; Aki Kaurismaki, regista; Dina Kennedy, coordinatore U.S.A. del Free Gaza Movement e membro dell’Associazione Donne Americane e Palestinesi; Naomi Klein, scrittrice; Ken Loach, regista; Mairead Maguire, premio Nobel per la Pace; Germano Monti, cofondatore del Forum Palestina (Italia); Luisa Morgantini, ex vicepresidente del Parlamento Europeo; Ralph Nader, avvocato, scrittore ed ex candidato alla Presidenza degli Stati Uniti; Gianni Vattimo, filosofo e Deputato Europeo; Gore Vidal, scrittore; padre Louis Vitale, frate Francescano, di Pace e Bene Nonviolence Service; Howard Zinn, storico e scrittore.
L’obiettivo della Gaza Freedom March è quello di spezzare l’assedio che soffoca da anni la Striscia di Gaza, denunciando al mondo i crimini dell’occupazione israeliana e la complicità dei governi occidentali, che evitano di applicare sia le Risoluzioni dell’ONU che le sentenze della Corte Internazionale di Giustizia. Il Forum Palestina (una cui delegazione è riuscita ad entrare a Gaza lo scorso marzo) si è impegnato a contribuire alla partecipazione italiana alla Gaza Freedom March, sia organizzando la presenza italiana alla stessa, sia lanciando una campagna nazionale di sostegno e informazione.

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