mercoledì 9 giugno 2010

Interrogazione sull'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA)

Interrogazione alla Commissione
Oggetto: Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) ed elezione del comitato consultivo
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-3892/2010 alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Gianni Vattimo (ALDE) e Sophia in 't Veld (ALDE)
3 giugno 2010

Il comitato consultivo del direttore dell'Agenzia per i diritti fondamentali è stato eletto nel corso della terzo incontro della Piattaforma per i diritti fondamentali tenutosi a Vienna nei giorni 15-16 aprile 2010. Tra i nove membri si annovera un rappresentante dell'Osservatorio sull'intolleranza e la discriminazione contro i cristiani e un rappresentante dell'IFFD (Federazione internazionale per lo sviluppo della famiglia). Quest'ultimo avrebbe legami con l'Opus Dei e foggerebbe in maniera palese tutte le politiche partendo dal presupposto che il miglior modello di famiglia sia quello tradizionale basato sul matrimonio.
L'Osservatorio, o il suo organismo di provenienza, sul proprio sito Internet si oppone fermamente ai diritti delle persone lesbiche, omosessuali, bisessuali e transessuali (LGBT), all'attuazione della normativa UE, della giurisprudenza della Corte di giustizia e della Corte europea dei diritti dell'uomo, nonché al dovere di garantire luoghi pubblici che rispettino la libertà di religione e di convinzioni personali. Pare inoltre che l'Osservatorio non sia altro che un blog il cui dominio Internet appartiene a un singolo professionista avente lo stesso cognome della persona eletta e che peraltro detiene, mediante la propria attività di agenzia, il copyright del sito.
Ritiene la Commissione che i risultati delle elezioni siano in linea con i principi del regolamento (CE) n. 168/2007[1] che istituisce l'Agenzia per i diritti fondamentali e con le politiche dell'Unione europea? Può la Commissione fornire spiegazioni in merito ai requisiti soggettivi richiesti per poter partecipare alla piattaforma e può far sapere se e come questi siano verificati? Può inoltre la Commissione assicurare che le dichiarazioni delle ONG che richiedono di essere ammesse siano conformi all'impegno di promuovere i diritti fondamentali europei e che siano in vigore strumenti adeguati volti a garantire tale conformità?
[1] GU L 53 del 22.2.2007, pag. 1.

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