martedì 28 settembre 2010

Bomba nucleare all'Iran, la risposta di Gianni Vattimo a Tarantini

Bomba nucleare all'Iran, la risposta di Gianni Vattimo a Tarantini

Il sindaco Tarantini si astenga dagli insulti: solo ai leghisti è concessa la libertà di insulto, vuole essere un leghista ad (dis)-honorem? Poi: prima di dire in pubblico che riconosco all'Iran, prossimo obiettivo degli attacchi di Israele e Stati Uniti (entrambi super armati di bombe atomiche), il diritto di dotarsi di armi nucleari (un diritto che l'Iran del resto non ha mai rivendicato, limitandosi a cercare di realizzare un programma atomico per usi di pace), ho sempre sostenuto che occorre una denuclearizzazione (anche) del Medio Oriente. Dunque: cominciare a ridurre il pericolo rappresentato dagli stati terroristici: primo fra tutti Israele, e il suo alleato statunitense. Che ne dice il sindaco? Sarebbe d'accordo con una campagna a questo scopo, magari dedicando al tema la prossima edizione dei dialoghi di cui è, pro tempore, editore?

Gianni Vattimo


Bomba nucleare all'Iran? Tarantini replica al filosofo Vattimo
Il sindaco: «Rimango inorridito da simili idiozie»

Trani Informa Comunicazione e informazione culturale, turistica e di servizio
lunedì 27 settembre 2010

Il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, ha diffuso ai mezzi d'informazione una sua replica all'intervento del filosofo Gianni Vattimo, tenuto durante la serata conclusiva dei Dialoghi di Trani. Vattimo, secondo l'ufficio stampa comunale, avrebbe affermato di essere favorevole al fatto che l’Iran si doti di una bomba nucleare. Questa la replica del primo cittadino:
«Da editore assolutamente liberale della manifestazione dei Dialoghi, rimango inorridito dal fatto che si possa, al fine di strappare qualche connivente applauso, affermare simili idiozie in un luogo federiciano a Trani, che rappresenta la culla del dialogo tra popoli e culture. La circostanza che Vattimo sia anche rappresentante del nostro Paese nel Parlamento Europeo, mi deprime ulteriormente. Auspicare l’aumento di armi nucleari in questo momento e dopo il furioso intervento di Ahmadinejad all’Assemblea dell’ONU, non solo è deplorevole, ma mi chiedo, quale progetto di politica estera alberghi nelle menti degli intellettuali di una certa sinistra, peraltro, da questo punto di vista, assolutamente coerente con la tradizione Guevarista.»
http://www.traniweb.it/trani/informa/14075.html

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