mercoledì 8 settembre 2010

Interrogazione sulla discriminazione contro le coppie dello stesso genere, diritti LGBT

Interrogazione con richiesta di risposta orale alla Commissione
Articolo 115 del regolamento
Sophia in 't Veld, Renate Weber, Niccolò Rinaldi, Baroness Sarah Ludford, Sonia Alfano, Cecilia Wikström, Alexander Alvaro, Gianni Vattimo, a nome del gruppo ALDE

Oggetto: Discriminazione contro le coppie dello stesso genere, libertà di circolazione, diritti degli LGBT, Roadmap UE
Il Piano d'azione della Commissione per l'attuazione del programma di Stoccolma e altri documenti di programmazione della Commissione non prevedono nessuna nuova, specifica e concreta iniziativa sui diritti degli LGBT e sulla lotta all'omofobia. Non è assicurato il reciproco riconoscimento delle coppie dello stesso genere, che siano coniugate, o in partenariato civile, o in coabitazione o de facto, nonostante l'art. 67,§ 4, TFUE sull'applicazione del principio del riconoscimento reciproco in materia civile, l'art.81 TFUE sulla cooperazione giudiziaria in materia civile con implicazioni transnazionali o l'art.19 TFUE, che dà all'Unione le competenze di "prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul...l'orientamento sessuale". La mancanza del riconoscimento reciproco incide anche nel contesto dell'applicazione della Direttiva 2004/38/CE(1) relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, in quanto la maggior parte degli Stati membri applica un'interpretazione restrittiva e scorretta dei suoi articoli 2 e 3 in relazione alle coppie dello stesso genere(2), in stridente contrasto con gli articoli 2, 3, § 3 TUE e 10 e 19 TFUE e in particolare con l'articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali. Il Parlamento europeo ha espresso forti critiche, sollecitando gli Stati membri e rivedere la propria legislazione e invitando la Commissione a redigere orientamenti precisi - basandosi sulle analisi e conclusioni contenute nella relazione sull'omofobia dell'Agenzia sui diritti fondamentali - al fine di garantire l'applicazione del reciproco riconoscimento, della parità, della non discriminazione, della dignità e del rispetto della vita privata e famigliare. All'interno dell'UE le persone, quali i transessuali e le persone transgenere, continuano a essere oggetto di discriminazione a causa del loro orientamento sessuale e identità di genere oppure mancano di tutela e sostegno adeguati; alcuni Stati membri non riconoscono l'orientamento sessuale quale un motivo vincolante per riconoscere l'asilo in base alla Direttiva sulla qualifica e lo status delle persone bisognose di protezione internazionale; la Decisione quadro sul razzismo e la xenofobia non si applica all'omofobia; in taluni Stati membri vigono leggi che considerano l'informazione sulle coppie dello stesso genere nocive per i minori. Anche a livello internazionale dovrebbe essere rafforzata l'azione UE contro la criminalizzazione e la persecuzione delle persone LGBT.
Quali iniziative concrete, azioni e programmi intende prendere e promuovere la Commissione nel settore suddetto? Ha intenzione la Commissione di sostenere l'idea di formulare una Roadmap UE sui diritti degli LGBT e contro l'omofobia, con un calendario di misure volte a garantire che i diritti degli LGBT siano rispettati, protetti e promossi nella UE e nel mondo?

(1)
GU L 158 del 30.4.2004, p. 77.
(2)
Uno Stato membro (la Polonia), ad esempio nega i documenti di stato civile ai suoi cittadini che desiderano contrarre all'estero un partenariato con persone dello stesso genere.

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