giovedì 12 maggio 2011

Interrogazione parlamentare sul mandato d'arresto europeo

Interrogazione con richiesta di risposta orale alla Commissione e al Consiglio
Articolo 115 del regolamento
Baroness Sarah Ludford, Renate Weber, Sonia Alfano, Louis Michel, Nathalie Griesbeck, Gianni Vattimo, Sophia in 't Veld, Jens Rohde, a nome del gruppo ALDE
12 maggio 2011

Oggetto: Mandato d'arresto europeo

Il mandato d'arresto europeo si è rivelato uno strumento efficace per combattere la criminalità e il terrorismo transfrontalieri. Tuttavia, la sua reputazione è compromessa dal fatto che è stato utilizzato a scopo di audizione piuttosto che ai fini dell'azione penale e dell'esecuzione delle sentenze, nonché per reati minori, senza valutare in modo adeguato se la consegna sia proporzionata, malgrado i costi umani e finanziari che comporta (circa 25 000 euro per procedura di consegna).

Inoltre, la decisione di uno Stato membro di non dare esecuzione a un mandato d'arresto europeo per ragioni valide previste dalla legislazione dell'UE non viene sempre rispettata dallo Stato membro che lo ha emesso, che non provvede a rivedere o ritirare il mandato d'arresto europeo e la relativa segnalazione nel sistema d'informazione Schengen.

Per di più non esistono strumenti per un'adeguata assistenza legale delle persone oggetto di un mandato d'arresto europeo, tanto nello Stato membro di emissione quanto in quello di esecuzione. Infine, le condizioni delle carceri in molti Stati membri dell'UE sono purtroppo così scadenti da pregiudicare gravemente la fiducia in un trattamento adeguato dei prigionieri, su cui si basano il mandato d'arresto europeo e la decisione quadro sul trasferimento delle persone condannate, che sarà attuata a breve.

– In che modo intende la Commissione garantire che si ponga immediatamente fine all'uso sproporzionato del mandato d'arresto europeo, sia de iure che de facto?

– In che modo intende la Commissione assicurare che le persone oggetto di un mandato d'arresto europeo abbiano effettivamente il diritto di contestare quest'ultimo sia nello Stato membro di emissione che in quello di esecuzione, e che una valida decisione di non dare esecuzione a un mandato d'arresto europeo comporti la rimozione della segnalazione Schengen?

– In che modo intende la Commissione assicurare che gli standard giudiziari penali e le condizioni delle carceri nell'Unione europea siano migliorati prima che i tribunali intervengano per bloccare ulteriori trasferimenti a causa di un'eventuale violazione dei diritti fondamentali della persona?

Nessun commento: