sabato 27 agosto 2011

Anarchismo e filosofia radicale

Penso anarchico
L'Espresso, 1 settembre 2011

Mai come oggi l’anarchismo sembra far sentire il proprio fascino, anche se, del resto conformemente alla sua essenza, se ce n’è una, è piuttosto uno stato d’animo diffuso che una teoria chiara o un movimento politico definito. Nel linguaggio delle polizie si chiamano anarco-insurrezionalisti, con una generalizzazione decisamente minacciosa, tutti coloro che si oppongono con qualche iniziativa concreta (No Tav in Val di Susa, anzitutto) ai piani non di rado devastanti del potere capitalistico. Ottima dunque l’iniziativa di Salvo Vaccaro (professore di Filosofia politica a Palermo) di presentare al pubblico italiano una serie di saggi, finora non tradotti, su anarchismo e filosofia radicale del Novecento (“Pensare altrimenti”, elèùthera, pp. 212, € 15). Dove i filosofi di riferimento, discussi da vari autori, sono Lévinas, Derrida, Foucault, Deleuze. I rapporti di questi maestri del pensiero radicale con l’anarchismo hanno per lo più una connotazione filosofica e non direttamente politica: Vaccaro li sceglie per contribuire a un ripensamento dell’anarchismo fuori dai suoi classici, e un po’ imbalsamati, riferimenti storici. Molto stimolanti sono le discussioni sull’anarchismo di Emmanuel Lévinas, i cui cultori italiani saranno forse sorpresi di vederlo presentato (da Miguel Abensour) in questa luce, del resto non senza un interessante riscontro polemico (pensiamo al saggio di Simon Critchley) e, naturalmente, su Derrida, soprattutto delle opere ultime. Ma l’anarchismo non è solo teoria, non è un “sapere”, come dice Lyotard nel suo “Addio a Lévinas”. Anche questo i saggi raccolti da Vaccaro si sforzano di farci capire.

Gianni Vattimo

1 commento:

riccardo lala ha detto...

Ho pubblicato un commento dettagliato sul blog http://www.identitaeuropea.blogspot.com.

Tecnicamente, mi è impossibile riportare qui il testo dell' intervento. Chi volesse kleggerlo, può trovare il testo all' indirizzo indicato.

Sarei lieto di organizzare incontri su questo argomento nella città di Torino. Infatti, il Pensiero Debole costituisce, a mio avviso, un vanto della nostra Città.

Riccardo Lala

riccardo.lala@alpinasrl.com