lunedì 28 novembre 2011

Sul libro di Cavalletti ("Suggestione. Potenza e limiti del fascino politico")

ISBN: 9788833981055
Editore: Bollati Boringhieri
Ipnosi e potere
L'Espresso, 25 novembre 2011

È possibile l'esistenza di un ordine sociale razionale, che non utilizzi i meccanismi della suggestione emotiva, la manipolazione delle coscienze? Questa è in fondo la questione che ispira il denso libro di Andrea Cavalletti "Suggestione. Potenza e limiti del fascino politico" (Bollati Boringhieri, pp. 175, E 15). Siamo tutti continuamente richiamati a ritrovare i "valori" nella nostra vita collettiva. Ma lo stesso termine valore ha molto a che fare con la condivisione istintiva di visioni del mondo assimilate per tradizione o per imitazione.

Cavalletti si concentra sull'interesse sviluppatosi in Europa alla fine dell'Ottocento, ma già dal tardo Settecento, per il mesmerismo, l'ipnosi, l'elettricità: quelle forze che più sembravano difficili da calcolare con i criteri materialistici cari al positivismo. Proprio con la scoperta che il mesmerismo e l'idea di un fluido trasmesso invisibilmente non hanno fondamento si comincia a parlare di suggestione, di diffusione di idee per una sorta di contagio prodotto dal potere dell'imitazione.

Il racconto di Thomas Mann "Mario e il mago", a cui Cavalletti dedica una lunga analisi, definisce l'orizzonte del lavoro: magia, ciarlataneria, uso della suggestione da parte di dittatori, e inizio di una psicologia delle folle, crescente consapevolezza critica presso gli intellettuali (Benjamin, Foucault) sono i temi intorno a cui l'autore raccoglie una miriade di preziose osservazioni e richiami a testi non frequentati dalla critica. Sembra che egli riponga una speranza nel fatto che la stessa suggestionabilità su cui contano i ciarlatani disonesti rappresenti un argine di resistenza inerziale al loro potere. 

Gianni Vattimo

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