martedì 28 febbraio 2012

Comunicato della delegazione NoTav in Consiglio comunale, Torino

COMUNICATO DELLA DELEGAZIONE NOTAV IN CONSIGLIO COMUNALE
 
Una delegazione NOTAV è stata ammessa nella Sede del Comune di Torino, dove è in corso il Consiglio Comunale. Davanti al Comune vi erano i manifestanti del Presidio in solidarietà con Luca Abbà per protestare contro l’intollerabile illegalità e violenza della situazione in Clarea.. La delegazione era composta da Andrea Merlone, Giuliano Ramazzotti, Simonetta Zandiri, Massimo Zucchetti. La delegazione ha assistito ai lavori del Consiglio Comunale, i cui ultimi due punti riguardavano i fatti della Clarea di oggi 27.2 e poi le mozioni di solidarietà al Procuratore Giancarlo Caselli. Il sindaco Piero Fassino ha aperto la discussione del primo punto con una dichiarazione che – pur in una generica affermazione sulla liceità delle contestazioni ad una grande opera “purché pacifiche” – ha reiterato inaccettabili luoghi comuni sulla supposta ”ala violenta” del Movimento NOTAV, sulla violenza che a suo parere proverrebbe soltanto dai manifestanti e non dalle forze dell’ordine, e ha fornito una versione assolutamente distorta dell’incidente a Luca Abbà, che a suo dire sarebbe caduto da solo in quanto “stava telefonando con un apparecchio mobile” mentre era arrampicato. Ha infine ribadito la “assoluta necessità dell’opera”. Ha poi parlato per la parte maggiore di un giornalista della Stampa spintonato ed altre “nostre” violenze, trascurando completamente quanto successo sabato scorso a Porta Nuova e oggi in Clarea. Gli interventi degli esponenti della destra e della pseudosinistra vengono omessi per carità di patria. Unici interventi di buon senso, verità e decenza da parte di Vittorio Bertola e di Michele Curto.
Sul punto successivo, la solidarietà al procuratore Caselli, è un coro unanime. Passa una mozione bipartisan della destra-sinistra che unisce alla solidarietà un intollerabile pistolotto protav. Respinta la mozione di SEL che scindeva le due cose, evitando di arruolare a forza Caselli nel protav, come invece di fatto è accaduto.
Finalmente, dopo tre ore di attesa, si è avuta un’audizione dei Capigruppo durante la quale la delegazione ha potuto esprimere le proprie posizioni al Consiglio. Erano presenti il Presidente del Consiglio Comunale e tre capigruppo oltre a Bertola e Curto. Simonetta Zandiri ha ricordato tutte le verità negate sugli eventi di oggi, chiarendo i reali fatti sull’incidente a Luca Abbà e anche le dinamiche dei fatti accaduti sabato sera a Porta Nuova. Ha smentito le affermazione del capogruppo PD (nessuno di noi ha mia chiesto la militarizzazione della Valle), ricordando le uscite del signor Stefano Esposito, citando il quale tutti gli esponenti del consiglio comunale presenti hanno alzato gli occhi al cielo. Ha infine ricordato come in un cantiere o presunto tale, in seguito ad un incidente, sia necessario sospendere i lavori. Andrea Merlone ha ribadito il fatto che la situazione di militarizzazione a Chiomonte e in Clarea sia inaccettabile dal punto di vista legale e di ordine pubblico e costituisca un allarme anche per il comune di Torino: come si potranno tollerare queste situazioni a Torino: fortini, zone militarizzate, check point in una città di un milone di abitanti? Come si pretende di gestire una città militarizzata? Massimo Zucchetti ha parlato sugli aspetti di impatto ambientale e salute, ricordando come il Politecnico di Torino abbia messo in evidenza con moltissimi studi quanto esso sia stato trattato con leggerezza inaccettabile, e citando in particolare gli aspetti più rilevanti per Torino, quali le concentrazioni di particolato fine, di NOx e altri inquinanti dovute al cantiere, che gli stessi proponenti ammettono avere impatti potenziali sulla salute dell’ordine di aumenti delle patologie del 10-20% in alta valle: cosa succederebbe a Torino? Era presente anche l’eurodeputato Gianni Vattimo, il quale è intervenuto in chiusura ricordando come in una recente visita al non cantiere con alcuni colleghi abbia potuto rilevarne l’assoluta inesistenza dal punto di vista di un’opera civile e non militare, e la sostanziale illegalità. Dopo gli interventi in appoggio alle ragioni dei NOTAV da parte di Bertola e Curto, è stato proposto che le Commissioni II e VI del Consiglio Comunale vengano convocate e interessate dai problemi sollevati dalla delegazione NOTAV per una discussione.
I componenti della delegazione NOTAV, nominati spontaneamente dal presidio NOTAV, pur ringraziando Vittorio Bertola e Michele Curto, esprimono in sostanza la loro profonda delusione per i risultati emersi, e anche il loro profondo disgusto per i discorsi sentiti dai rappresentanti in Consiglio Comunale, esclusi Bertola e Curto, ai quali esprimono la loro personale solidarietà umana per dover frequentare per mandato politico, quell’ambiente e anche certi personaggi.

1 commento:

FRANCI ha detto...

SOLO UN IDIOTA PUO' SALIRE SU UN TRALICCIO DI ALTA TENSIONE, TOCCARE I FILI E PENSARE CHE NON E' PERICOLOSO.
SOLO DEI TEPPISTI IMPEDISCONO AD AUTOMOBILISTI E CAMIONISTI DI USARE STRADE ED AUTOSTRADA, A PENDOLARI DI ANDARE AL LAVORO CON IL TRENO, AI TURISTI DI ANDARE IN ALTA VALLE CHE VIVE DI CIO'. PERO' LE AMBULANZE PER I MANIFESTANTI LE LASCIANO PASSARE? ANCHE SE IN REALTA' L'IMBECILLE HA USATO L'ELICOTTERO. MA TUTTO CIO' E' DEMOCRAZIA PER ALCUNI E DISAGI PER ALTRI.